L'arte sumerica, babilonese, assira
- Passaggio definitivo dalla preistoria alla storia
- L'arte in questo periodo veniva usata per celebrare e ricordare le imprese storiche
- Garanzia della continuità della propria identità culturale nel tempo
Il Kullab
- Città di Uruk
- Zona dedicata al dio del cielo Anu
Il tempio bianco
- Rivestito da pietra calcarea bianca
- Costruito sui resti dei templi delle epoche precedenti
Area dell'Eanna
- Dedicata al culto di Inanna, dea dell'amore
- Comprende una serie di templi connessi tramite cortili e porticati
- Le colonne dell'edificio più antico erano rivestite da coni di pietra con la base dipinta di rosso, di bianco o di nero
- I coni venivano poi disposti nell'intonaco ancora fresco per creare motivi decorativi
La ziggurat di Ur
- Edificata verso il 2550 ac
- Funzione simbolica: facilitare la discesa degli dei tra gli uomini
- Spesso gli angoli delle ziggurat erano orientati secondo i punti cardinali → possibile uso della struttura a scopo di osservazione degli astri
- Comprendeva inoltre le abitazioni dei sacerdoti, gli archivi di tavolette, i magazzini
- Utilizzo di mattoni crudi e di mattoni cotti
La porta di Ishtar
- La porta fu commissionata da Nabucodonosor II verso la fine del III millennio ac
- Le mura avevano una duplice funzione: difendere la città e simboleggiarne la potenza
- Torri merlate
- Rivestimento di mattoni smaltati
- Rappresentazioni di leoni, draghi, tori → immagini di potenza
Lo Stendardo di Ur
- Circa del 2500 ac
- Originariamente collocato nella necropoli reale di Ur, in una tomba di alto rango
- Le due facce maggiori rappresentano una scena di guerra e una scena di pace
- Le scene sono divise in 3 registri, o fasce sovrapposte lette dal basso verso l'alto
- Tecnica dell'intarsio: accostamento di ritagli di diversi materiali:
- Conchiglie
- Calcare rosso
- Sfondo → lapislazzuli
- Il contrasto cromatico permette alle figure di emergere dallo sfondo
- Grande attenzione ai dettagli delle figure
- Il sovrano è più grande delle altre figure
- Le figure seguono lo schema detto montaggio di parti: le parti del corpo sono raffigurate in modo da comunicare chiaramente la scena e quindi non sono anatomicamente precise