Il Dolce stil novo
- Tra la fine del 1200 e l'inizio del 1300
- Guido Cavalcanti e Dante Alighieri
- Allontanamento dallo stile di Guittone d'Arezzo, che usava un linguaggio oscuro e artificioso
- Linguaggio scorrevole e trasparente
- Unico tema: l'amore come segno di distinzione a cui possono accedere soltanto gli animi nobili, raffinati e sensibili
- L'innamoramento sconvolge l'equilibrio interiore e causa effetti fisici travolgenti quale svuotamento interiore, tremori, pallore, ecc
- La donna amata scatena l'amore ma resta sullo sfondo (la bellezza si spiritualizza e diventa astratta e assoluta, figura della donna-angelo, ecc)
- Pubblico deve avere le stesse caratteristiche (animo nobile, ecc)
- Competizione interna al gruppo degli stilnovisti
- Cavalcanti e Dante avevano idee diverse riguardo all'amore
Guido Guinizzelli
- Precede Dante e Cavalcanti nell'uso di alcune caratteristiche chiave del dolce stil novo (sbigottimento dell'io davanti alla donna, che viene lodata con linguaggio che ricorda le lodi religiose)
- Identità tra amore e cuore gentile
Guido Cavalcanti
- Autorità intellettuale dell'epoca
- Teatralizzazione degli spiriti: dialoghi interni, lotta interiore delle facoltà vitali dell'uomo
Dante Alighieri
- L'amore viene visto come salvezza quasi religiosa
- Conia l'espressione "dolce stil novo"